Il Día de los Muertos: una nuova opportunità per il beverage in Italia

Analisi di mercato e tendenze ci dicono che la festa messicana sempre più in voga ha una marcia in più, almeno nel mondo degli spirits. 

Le zucche intagliate e le ragnatele di Halloween stanno lentamente lasciando spazio a una nuova estetica, più colorata, profonda e culturalmente ricca: quella del Día de los Muertos. Teschi di zucchero decorati (calaveras), fiori di calendula arancioni e altari vivaci stanno comparendo nei locali di tutta Italia, trasformando i primi giorni di novembre in un’occasione di festa che va oltre il semplice “dolcetto o scherzetto”. Per i professionisti del settore Horeca, questo non è solo un cambio di folklore, ma una precisa e crescente opportunità di mercato, specialmente nel mondo del beverage.

Ma cosa sta guidando questa tendenza? Si tratta di un riflesso della crescente comunità latinoamericana nel nostro paese o, viceversa, di una domanda che nasce dagli italiani stessi, sempre più viaggiatori e desiderosi di ritrovare a casa le suggestioni vissute all’estero? E, soprattutto, come possono i locali sfruttare questo trend per valorizzare la propria offerta?

Le radici del trend: un fenomeno globale

Analizzare la causa di questo fenomeno è il primo passo per comprenderne il potenziale. La verità è che stiamo assistendo alla manifestazione locale di un trend inequivocabilmente globale. La diffusione della festa ha avuto un’accelerazione potentissima grazie a due fattori chiave.

Il primo è l’effetto “Coco”: il film d’animazione Pixar del 2017 ha svelato il significato profondo della celebrazione a un pubblico mondiale di massa. L’impatto è misurabile e i dati di Google Trends lo confermano visivamente: a partire da novembre 2017, l’interesse di ricerca per “Día de los Muertos” a livello globale (Italia inclusa) subisce un’impennata netta e permanente. I picchi di interesse annuali, che prima si assestavano su valori medi, schizzano regolarmente verso il massimo della scala di popolarità (100). Ma il dato ancora più significativo è l’innalzamento della linea di base durante il resto dell’anno, che segnala come la curiosità si sia trasformata in una consapevolezza costante.

Il secondo fattore è la diffusione commerciale e culturale al di fuori del Messico. Brand internazionali come Nike (con sneaker in edizione limitata) e Mattel (con la sua “Barbie Día de Muertos”, diventata un pezzo da collezione) hanno abbracciato l’estetica della festa, portandola nel mainstream. Contemporaneamente, eventi e parate si sono affermati in metropoli come Londra, New York e Parigi, mentre musei prestigiosi come il British Museum le dedicano installazioni, legittimandone il valore culturale su un palcoscenico mondiale.

Questo contesto internazionale crea un consumatore italiano più consapevole e curioso, che cerca nei locali non una semplice “festa in maschera”, ma un’autentica esperienza culturale.

La risposta nel bicchiere: l’ascesa inarrestabile degli spiriti d’agave

Se la scenografia attira, è l’offerta beverage a fidelizzare il cliente e a generare profitto.

Il Día de los Muertos offre il palcoscenico perfetto per celebrare e spingere la vendita di una categoria di prodotti in netta ascesa globale: i distillati d’agave. I numeri confermano che non si tratta di una moda, ma di un consolidamento. Secondo i report di Mordor Intelligence, il mercato globale del Tequila crescerà a un ritmo del 9.01% annuo (CAGR) fino al 2030, con previsioni quasi identiche per il Mezcal (+9.54%). A trainare questa corsa sono la cocktail culture e la ricerca di prodotti premium, che vanno oltre i noti tequila e mezcal per esplorare specialità come bacanora e sotol (quest’ultimo ottenuto dalla pianta desertica Dasylirion).

Come sfruttare l’occasione?

  1. Andare oltre il Margarita: sebbene un Margarita di qualità sia sempre un’ottima proposta, il Día de los Muertos è l’occasione perfetta per sperimentare ed educare il cliente a nuove esperienze di gusto, come un Paloma o altri signature cocktail a tema.
  2. Degustazioni guidate: organizzare serate di degustazione di Tequila e Mezcal è un modo eccellente per posizionarsi come esperti. Spiegare le differenze tra un Blanco, un Reposado e un Añejo, o raccontare i metodi di produzione ancestrali del Mezcal, trasforma il consumo in un’esperienza culturale, giustificando un posizionamento premium.
  3. Abbinamenti cibo-cocktail: creare un menù di antojitos (piccoli assaggi messicani) da abbinare ai cocktail a base di agave non solo arricchisce l’offerta, ma aumenta lo scontrino medio e completa l’esperienza del cliente.
  4. Offerta analcolica a tema: non dimentichiamo chi non consuma alcol. Proporre Aguas Frescas  (ad esempio, all’ibisco, al tamarindo o horchata) permette di includere tutti i clienti nella stessa atmosfera tematica.

Cogliamo insieme l’opportunità

Il Día de los Muertos non è una moda passeggera, ma l’espressione di un cambiamento più profondo nelle abitudini di consumo. Rappresenta un’opportunità concreta per i locali di differenziarsi, attrarre una clientela curiosa e valorizzare prodotti ad alto potenziale di crescita.

Affrontare queste nuove dinamiche richiede però un partner affidabile e preparato. Timossi Food&Beverage non si limita a distribuire prodotti, ma offre la consulenza e la formazione necessarie per permettere ai propri clienti di interpretare i trend di mercato. Attraverso un assortimento mirato e una serie di approfondimenti dedicati, supportiamo i professionisti dell’Horeca nel costruire un’offerta di valore, trasformando una tendenza culturale in un solido risultato di business.

Condividi l'articolo

Altri articoli che potrebbero interessarti...