Omeopatia in vigna: la Révolution di Jacques Beaufort

Riassunto

Negli anni ’60 Jacques Beaufort, erede della Maison André Beaufort, trasforma una crisi personale in una rivoluzione viticola. Allergico ai prodotti chimici, abbandona ogni trattamento di sintesi e converte la sua azienda al biologico, spingendosi oltre fino all’uso di omeopatia e aromaterapia in vigna. Oggi la sua filosofia vive tra Ambonnay e Polisy, dove i figli Réol e Constant continuano a produrre Champagne e spumanti naturali di straordinaria purezza. Timossi racconta questa storia di rispetto, innovazione e amore per la terra attraverso una selezione di etichette firmate Beaufort.

Cosa succede quando la terra che ami e che curi diventa la causa della tua sofferenza? Non è l’inizio di un romanzo, ma la storia vera di Jacques Beaufort.

Siamo alla fine degli anni ’60 e Jacques, figlio di André Beaufort, fondatore dell’omonima Maison, sviluppa una violenta reazione allergica ai prodotti chimici di sintesi usati comunemente in viticoltura. Un momento di crisi profonda che, però, si trasforma nel seme di una rivoluzione.

In un’epoca in cui la chimica in vigna era la norma indiscussa, Jacques prende una decisione drastica, quasi folle per la Champagne di allora: bandire ogni trattamento e convertire l’intera azienda al metodo biologico. Ottiene la certificazione nel 1991, diventando un pioniere assoluto nella regione. Ma la sua ricerca non si è fermata lì.

 

Oltre il biologico: l’omeopatia al servizio del terroir

La vera unicità della Maison Beaufort, ciò che la eleva da “semplice” produttore biologico a vero e proprio vigneron filosofo, è il passo successivo. Jacques decide di eliminare dalla sua tenuta di Ambonnay anche i trattamenti “consentiti” dal bio, come il rame e lo zolfo. Come difendere le vigne? La risposta la trova nell’omeopatia e nell’aromaterapia. Inizia un lungo e paziente lavoro di sperimentazione, che lo porta a creare dei composti aromatici e dei preparati a base di oli essenziali ed erbe, con cui irrora le sue piante. Un approccio che oggi definiremmo olistico, che mira a rafforzare la vite dall’interno, a renderla più resiliente, piuttosto che a “curarla” passivamente. È un lavoro da alchimista, da agricoltore che vive in simbiosi totale con le sue piante. Un approccio che richiede una sensibilità e una dedizione totali, che Jacques, oggi ottantenne e ancora anima pulsante della cantina, incarna alla perfezione.

 

Due territori, due anime: Ambonnay e Polisy

La produzione della Maison Beaufort si divide su due cuori pulsanti, due territori distanti circa 140 km che donano agli Champagne caratteri distinti e complementari.

  1. Ambonnay (Montagne de Reims): è il cuore storico, la culla della Maison. Qui, su circa 2 ettari classificati Grand Cru, il Pinot Noir (80%) e lo Chardonnay (20%) affondano le radici in un suolo gessoso che dona vini di straordinaria eleganza, potenza e longevità. È qui che vive Jacques, nella casa-cantina originale. L’Ambonnay Grand Cru è il vertice della produzione, l’etichetta che racchiude l’essenza della storia di famiglia.
  2. Polisy (Côte des Bar): acquisita successivamente, questa tenuta di 5 ettari nell’Aube poggia su un suolo completamente diverso, il Kimmeridgiano, la stessa marna calcarea ricca di fossili marini che rende celebre Chablis. In questo village, un tempo celebre per le sue manifatture tessili e la coltivazione di lino (la stessa cantina Beaufort ha sede in un vecchio opificio tessile) oggi, sono i figli Réol e Constant a portare avanti il lavoro, con la stessa filosofia del padre. Il Polisy (anch’esso 80% Pinot Noir e 20% Chardonnay) è uno Champagne più immediato, con una mineralità spiccata e note fruttate vibranti, che riflette perfettamente il suo terroir.

 

La selezione Timossi: un viaggio nella filosofia Beaufort

Oltre ai due vini di territorio (gli Champagne AOC), la famiglia Beaufort produce anche la linea “San Eize”. Qui la storia si fa ancora più affascinante e dimostra la mentalità aperta della Maison. Si tratta di spumanti biologici metodo classico, ma le uve non provengono dalla Champagne. I fornitori principali si trovano nel Sud della Francia, in particolare vicino a Narbonne. Le uve biologiche (come Pinot Noir e Colombard) vengono poi trasportate e lavorate direttamente nella cantina di vinificazione della famiglia a Virey-sous-Bar (vicino a Bar-sur-Seine). Proprio perché le uve provengono dal Sud della Francia, questi vini sono classificati in una denominazione più ampia (es. Vin Mousseux), ma sono creati con la stessa identica filosofia e cura meticolosa che Beaufort applica ai suoi Champagne.

Timossi ha scelto di rappresentare questa Maison straordinaria attraverso quattro etichette che ne raccontano l’intera filosofia:

  • Spumante Brut “San Eize”: L’introduzione perfetta allo stile Beaufort. Un metodo classico da uve del Sud della Francia (Pinot Noir e Colombard), vinificato nell’Aube. Fresco e appagante.
  • Spumante Brut Rosé “San Eize”: Un rosato gastronomico, ottenuto dal Colombard di base con un 5% di Pinot Noir vinificato in rosso. Ideale per chi cerca struttura e carattere.
  • Champagne Nature Polisy: la pura espressione del Kimmeridgiano dell’Aube. Una bollicina tesa, minerale e senza compromessi.
  • Champagne Nature Ambonnay Grand Cru: il vertice assoluto. La complessità, la profondità e la storia della Maison in un bicchiere. Un vino che non è solo uno Champagne, ma una dichiarazione d’intenti.

Scegliere un prodotto André Beaufort non significa semplicemente scegliere una bollicina biologica; significa portare sulla propria tavola la storia di un uomo che, partendo dalla sua biografia, ha saputo re-immaginare la viticoltura, mettendo la natura e il rispetto per la vita davanti a tutto.

Timossi è orgogliosa di essere partner e narratore di storie come questa, portando ai professionisti dell’Ho.Re.Ca. non solo un prodotto, ma un’eredità di passione, resilienza e innovazione.

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