Porter’s Gin: il Gin scozzese distillato a freddo con l’anima di ginepro

Porter’s Gin: il Gin scozzese distillato a freddo con l’anima di ginepro

Non è una novità che il gin stia vivendo un momento di grande spolvero in tutto il mondo. “I motivi sono tanti, tra questi c’è sicuramente il ruolo che il gin gioca nella cultura dello sviluppo dei cocktail classici”: la  dichiarazione è di Ben Iravani, managing director dei Monkey Bars di Aberdeen.

Insieme ad altri due imprenditori, Josh Rennie e Alex Lawrence, Iravani ha avuto l’idea di cavalcare questo ritorno di fiamma, ripristinando la distillazione di gin nella città scozzese per la prima volta dopo addirittura un secolo. Ovviamente, non basta decidere di sfruttare un trend per costruire un business di successo, e i tre protagonisti lo sapevano bene: “il mercato del Gin negli ultimi anni è diventato sempre più saturo – ha detto Iravani – ma il profilo degustativo unico e delizioso del nostro prodotto è perfetto sia per i cocktail classici sia per il tradizionale Gin Tonic. I migliori Gin sono quelli che partono da sapori eccezionali, e noi li abbiamo”.

Da queste premesse 5 anni fa è nato Porter’s Gin. Si chiama così in onore di Andrew Porter, professore dell’Università di Aberdeen, che ha avuto il ruolo a dir poco fondamentale di fornire l’equipaggiamento necessario a trasformare la cantina di un bar in una delle più innovative microdistillerie di tutto il Regno Unito.

La base del metodo di produzione vede un procedimento di distillazione a freddo sottovuoto, per mantenere leggerezza, freschezza e aroma naturale di ogni botanica. Non si tratta di un esperimento da scienziati pazzi: l’obiettivo è portare avanti l’affinamento dell’arte già iniziato e ancora in corso nelle più importanti distillerie di Gin del Regno Unito e portarlo a un livello successivo. Fondamentale soprattutto la collaborazione di G&J Distillers, che ha contribuito a finalizzare la ricetta dopo mesi e mesi di studi ed esperimenti. Il risultato? Un Gin perfettamente bilanciato, raffinato e di alta qualità che unisce il meglio della distillazione classica con quella moderna. Pensato e realizzato dal punto di vista dei bartender, i tre creatori definiscono il Porter’s “versatile e intenso”.

Modern Classic, Tropical Old Tom

La variante London Dry di Porter’s Gin ha un nome che incarna alla perfezione lo spirito del brand: Modern Classic Gin, il meglio della tradizione che tende all’innovazione. Aroma fresco e pulito, note dominanti di ginepro perfettamente bilanciate dalla componente agrumata resa unica dalla distillazione a freddo del cedro mano di Buddha, un raro agrume asiatico non facile da ottenere, ma con un sapore unico a cui è difficilissimo resistere. Di nuovo: è un prodotto pensato da bartender per bartender, che con la sua esplosione di ginepro apre le porte a infinite possibilità di miscelazione. La gradazione è del 41.5%.

E poi c’è il Tropical! Esatto, un gin proveniente da Aberdeen che ha la parola “tropicale” nel nome. Si tratta di un Old Tom Gin che si presenta ancora una volta con una robustissima base di ginepro, che però in questo caso viene addolcita dai sentori esotici del frutto della passione, della guava e del tè bianco aromatizzato. Sapori pieni di carattere esaltati dalla distillazione a freddo. Gradazione del 40%, funziona alla grande con i Martini cocktail, ma può anche dare un twist speciale a un Gin Tonic.

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