Riassunto
Tra Serralunga d’Alba, Monferrato e Alta Langa, la storia di Garesio è un racconto di coraggio e finezza. Nata da una scelta di vita e guidata da Giovanna Garesio, la cantina coniuga sostenibilità, rispetto per il terroir e precisione sartoriale, creando vini che incarnano l’eleganza più autentica del Piemonte.
Tra Serralunga d’Alba, Monferrato e Alta Langa, una storia di coraggio, passione e ricerca della massima eleganza.
Ci sono storie che nascono da generazioni di viticoltori e altre che sbocciano da un’intuizione, da una scelta coraggiosa che cambia il corso di una vita. Quella della cantina Garesio appartiene alla seconda categoria: una narrazione che unisce la solidità della terra di Langa e Monferrato alla visione moderna di una giovane produttrice, Giovanna Garesio.
Tutto ha inizio nel 2010, quando i suoi genitori, estranei al mondo agricolo ma innamorati del paesaggio piemontese, acquistano la prima vigna a Incisa Scapaccino nell’astigiano. È un seme che germoglia, una passione che cresce e che nel 2013 li porta ad acquistare una splendida tenuta a Serralunga d’Alba, uno dei comuni più vocati per la produzione del Barolo. Ma è con l’arrivo di Giovanna, otto anni fa, che la cantina trova la sua anima e la sua direzione. Con una laurea in economia e un master in marketing, Giovanna sembrava destinata a una carriera a Milano. Invece, dopo essere diventata sommelier, decide di cambiare vita e di dedicarsi a tempo pieno al progetto di famiglia, portando un approccio meticoloso e uno sguardo contemporaneo.
La filosofia: sostenibilità e rispetto per ogni singola parcella
La visione di Garesio si fonda su due pilastri: la sostenibilità e la parcellizzazione. Tutte le vigne possiedono la certificazione di produzione integrata sostenibile (SQNPI), mentre quelle di nebbiolo da Barolo sono anche certificate biologiche. Questo non è solo un bollino, ma una dichiarazione d’intenti: intervenire il meno possibile per lasciare che sia il terroir a parlare.
L’approccio sartoriale prosegue in cantina: ogni parcella di vigna, anche la più piccola, viene vendemmiata e vinificata separatamente. Questo permette di attendere la maturazione perfetta di ogni grappolo e di lavorare sulle singole vasche per esaltarne le peculiarità, assemblando i vini solo alla fine del percorso di affinamento. Un lavoro di precisione che si ritrova in ogni bottiglia.
I vini delle tre anime del Piemonte
La gamma di Garesio, che oggi conta circa 85.000 bottiglie, è un mosaico che riflette le diverse sfaccettature delle Langhe.
Sauvignon “Resilio”: nascere in un momento straordinario
A Castelnuovo Calcea (At), dove un tempo cresceva la Barbera, oggi nasce un Sauvignon che sfida le convenzioni. Il Monferrato Bianco “Resilio” affina per 8 mesi in anfore di terracotta da 750 litri, una scelta che ne ammorbidisce il profilo e ne esalta la mineralità. Il nome stesso è una storia: la prima annata, la 2019, è stata messa in commercio durante il primo lockdown del 2020. “Resilio”, da resilienza, è un omaggio a quel momento, un simbolo di tenacia e rinascita. Come sottolinea Stefano Albenga, è un vino che punta sull’eleganza, un’espressione di grande finezza, con sentori che spaziano dal cedro al pompelmo rosa.
Barolo del Comune di Serralunga: L’eleganza austera
Il biglietto da visita di un territorio, l’espressione più pura di Serralunga. Questo Barolo nasce dall’assemblaggio delle parti centrali di due cru prestigiosi, Cerretta e Gianetto. Come spiega Stefano Albenga, è un vino che unisce la “stringenza” del primo alla capacità del secondo di “abbracciare e armonizzare”. Il risultato è un Barolo austero ma non troppo, dal tannino potente ma finissimo. Al naso, note balsamiche e di liquirizia si fondono con sentori di ciliegia e viola. L’affinamento è un rituale lento: due anni in botti grandi di rovere austriaco Stockinger, note per la loro delicatezza, un anno in cemento per stabilizzarsi, e poi un lungo riposo in bottiglia. Garesio sceglie di immetterlo sul mercato un anno dopo rispetto al disciplinare, per consegnarlo al momento della sua migliore espressione.
Langhe Nebbiolo e Alta Langa Pas Dosé: versatilità e carattere
Completano la gamma un Langhe Nebbiolo e un Alta Langa Pas Dosé. Il primo, proveniente dalle vigne più basse, è un vino di grande piacevolezza, fresco, con un anno di botte grande e uno di bottiglia che gli conferiscono struttura senza sacrificarne la beva. L’Alta Langa, 100% pinot nero, ha origine da vigne sui terreni calcarei di Perletto (Cn) e dai terreni di Serralunga d’Alba (Cn). È un Pas Dosé puro e verticale, che esprime tutta la mineralità del territorio, con un carattere deciso e una finezza unica.
Un orizzonte oltre la vigna
Oggi Garesio non è solo una cantina, ma un luogo di accoglienza, con una sala degustazione e un magnifico resort con 10 suite e piscina. È la materializzazione di un sogno: creare un’esperienza immersiva che connetta il visitatore con il vino, il paesaggio e le persone che lo creano. Una storia di competenza e passione, moderna e capace di valorizzare le peculiarità, in perfetto accordo con la filosofia che anima la selezione Timossi.
