Riassunto
Casanuova delle Cerbaie, sul versante nord di Montalcino, produce un Brunello unico che unisce stile antico e modernità. Con gestione attenta e filosofia “sartoriale”, la cantina valorizza il Sangiovese senza mascherarlo, utilizzando grandi botti di Slavonia e una selezione manuale delle uve. La produzione limitata e curata nei minimi dettagli, unita a un terroir straordinario, offre vini eleganti, longevi e capaci di raccontare l’autenticità di Montalcino. Il Rosso di Montalcino, preparato con la stessa cura, anticipa la complessità del Brunello, offrendo un’esperienza immediata e raffinata.
Una cantina che firma un Brunello di Montalcino estremamente moderno perché capace di rivitalizzare uno stile antico
Immaginate di trovarvi sul versante nord della collina di Montalcino. L’aria qui è più fresca, la luce tagliente illumina un podere in pietra vecchio di trecento anni che, dalla sua posizione privilegiata, guarda verso Siena e la val d’Orcia. È in questo silenzio, lontano dai riflettori più chiassosi, che nasce un vino che ha scelto di fare un passo indietro per tornare all’essenza: Casanuova delle Cerbaie. Non stiamo parlando di una semplice cantina, ma di un progetto di recupero stilistico dove il tempo sembra scorrere con un ritmo diverso, dettato dalle stagioni e non dalle mode.
Il ritorno alle origini
La storia contemporanea dell’azienda ha una data precisa: il 2008. È l’anno in cui la gestione passa nelle mani di Alessandro Brigidi, ilcinese di nascita e profondo conoscitore di queste terre, oggi anche voce attiva all’interno del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. La cantina, nata negli anni Settanta dall’intuizione di una signora tedesca, Rosemary Stumpp, innamorata della Toscana, aveva attraversato i decenni assecondando le tendenze del momento, inclusa quella “modernista” che privilegiava le piccole botti. Brigidi, supportato dalla nuova proprietà, ha imposto una virata decisa verso la classicità.
La sua visione è stata radicale nella sua semplicità: il Sangiovese non deve essere mascherato dal legno, ma accompagnato nella sua evoluzione. Così, le batterie di barrique sono state eliminate per lasciare spazio alle grandi botti di rovere di Slavonia, firmate dal prestigioso bottaio austriaco Franz Stockinger. Queste “culle” di legno, garantite per un quarto di secolo, permettono al vino di respirare senza cedere aromi tostati invasivi, preservando quel timbro di frutto ed eleganza che è la vera firma del territorio.
Una realtà sartoriale
Definire Casanuova delle Cerbaie una realtà artigianale è corretto, ma forse il termine più adatto è “sartoriale”. Immaginate una squadra di sole sei persone che segue ogni fase, dalla vigna alla cantina fino all’accoglienza che trova voce nei racconti di Simone Carlotti. Questa dimensione intima permette una cura del dettaglio impossibile per i grandi numeri: qui infatti si producono circa 40.000 bottiglie l’anno, frutto di una selezione manuale rigorosa delle uve.
Questa filosofia si riflette in modo cristallino anche nel Rosso di Montalcino. Spesso considerato un fratello minore del Brunello, qui assume il ruolo di un vero e proprio ambasciatore aziendale. Nasce dalle stesse vigne iscritte a Brunello e gode della medesima cura in vinificazione, con fermentazione in acciaio e un affinamento di circa otto mesi in botte grande. Il risultato è un vino iconico, di tiratura limitata, che offre un’anticipazione fedele della complessità del Brunello, ma con una beva più immediata e dinamica.
La geografia del gusto: il panorama delle vigne
La vera magia di Casanuova delle Cerbaie, tuttavia, risiede nel suo terroir. I dieci ettari vitati sono distribuiti strategicamente sul versante settentrionale, dove le escursioni termiche regalano ai vini profumi balsamici e una freschezza vibrante, capace di sfidare i decenni come dimostrano gli assaggi di annate storiche come la ’98 o la ’99.
Il vino che arriva nel bicchiere è la sintesi perfetta di tre anime diverse. C’è la vigna storica attorno al podere a 332 metri; c’è l’estensione più grande, caratterizzata da suoli argillosi che donano struttura e corpo; e poi c’è il gioiello di famiglia, Montosoli, un ettaro e mezzo ricco di galestro e quarzo che donano al sangiovese eleganza e potenza al punto da farne una Riserva in particolari annate.
Inserire Casanuova delle Cerbaie nella propria carta dei vini significa offrire ai propri clienti un’esperienza di Montalcino autentica e raffinata con uno stile ben riconoscibile. Un Brunello antico e contemporaneo in perfetto stile Timossi.
