Elogio della potenza: viva le birre ad alta gradazione

Riassunto

Il mondo brassicolo non è fatto solo di birre leggere e “beverine”. Le birre ad alta gradazione raccontano un’altra faccia del piacere: profonda, complessa e ricca di sfumature. Perfette per accompagnare piatti importanti e momenti conviviali, sono un invito a riscoprire la potenza della birra nella sua forma più intensa. Scopri quattro interpretazioni firmate da birrifici italiani di eccellenza.

Complesse, avvolgenti e ideali per la stagione fredda. Non solo birre da meditazione, ma alleate preziose della gastronomia e della convivialità, capaci di offrire esperienze di gusto profonde e memorabili

Il mercato brassicolo contemporaneo sembra spingere in un’unica direzione: la “beverinità”. Lager fresche, Session IPA agrumate e birre leggere dominano spine e scaffali, rispondendo a una legittima richiesta di immediatezza. Eppure, fermarsi a questa tendenza significa precludersi un universo di sapori. Esiste infatti un’altra faccia del piacere brassicolo, più profonda e meditata, incarnata dalle birre ad alta gradazione.

Non si tratta di una nicchia per pochi eletti, ma di un mondo di stili complessi che, specialmente con l’arrivo della stagione fredda, offrono calore e diventano alleate insostituibili della gastronomia più robusta: sono capaci di sostenere l’urto di brasati, selvaggina e formaggi erborinati, là dove una birra più semplice soccomberebbe. Sfatando il mito di essere birre “solitarie”, si rivelano anche protagoniste di momenti conviviali unici, da condividere a fine pasto al pari di un grande vino passito o di un distillato.

Quattro esempi di carattere e complessità

Ecco quattro etichette che, attraverso stili e filosofie differenti, rappresentano ottimi esempi di birre strutturate.

Mastino – Teodorico (9% vol.)

Dal pluripremiato birrificio veronese Mastino, noto per la sua capacità di interpretare stili classici – soprattutto le basse fermentazioni – con rigore e un tocco di creatività territoriale, nasce la Teodorico. È un’interpretazione magistrale dello stile Baltic Porter, brassata con il metodo della decozione e resa unica dall’aggiunta di melata di bosco locale. Si presenta di un colore nero impenetrabile, sprigionando profumi intensi di toffee, cacao e caffè. Al palato è straordinariamente morbida, generosa e bilanciata, con i suoi nove gradi alcolici che si nascondono magistralmente in una bevuta avvolgente e complessa, fedele a uno stile nato per essere ricco, dal profilo maltato dominante e dalle gradazioni medio-alte.

Canediguerra – Double IPA (8.2% vol.)

È un grande classico di questo birrificio nato giusto 10 anni fa ad Alessandria, e che in questi due lustri ha fatto tanta strada, affermandosi tra i migliori in Italia. La loro Double IPA è una birra ambrata carica, robusta e corposa, che esprime tutta la potenza dello stile. Il profilo è dominato dai sentori agrumati e balsamici impressi dai luppoli, ma nel bouquet entra in gioco anche la parte maltata, con accenni di caramello e frutta rossa. Nonostante la grande struttura, il sorso rimane incredibilmente bilanciato da un amaro deciso e complesso. La Double IPA è, infatti, la versione più potente delle American IPA: intensamente luppolata, ma con un profilo pulito e un finale secco che ne incentiva la bevibilità.

Maltus Faber Triple (8% vol.)

Il birrificio genovese, fin dai suoi esordi, si è dimostrato uno dei migliori interpreti in Italia degli stili d’ispirazione belga. Nel loro portfolio, dunque, non poteva mancare una belgian tripel, stile caratterizzato da un contenuto alcolico ingannevole, ben nascosto dalla sua grande eleganza, nato
nel 1934 in seno all’abbazia trappista di Westmalle. La Triple di Maltus Faber si presenta con un colore dorato intenso e una schiuma cremosa e persistente. L’aroma è un bouquet complesso di note fruttate e speziate, con i tipici sentori pepati del lievito in primo piano. In bocca mostra nerbo e carattere: la dolcezza iniziale del malto viene rapidamente bilanciata da un finale ben luppolato, caldo e alcolico. Una birra curiosa da assaggiare anche dopo anni in bottiglia: l’evoluzione potrebbe essere sorprendente nella sua piacevolezza.

The Wall Billy Goat (8% vol.)

Questo birrificio del Varesotto – precisamente di Venegono Inferiore – si muove con disinvoltura tra la tradizione tedesca e le interpretazioni più moderne, con un focus costante sulla pulizia e la qualità. La Billygoat è una Doppelbock da 8% vol. dal colore ramato scuro con riflessi rubino, brassata con un complesso mix di malti Pilsner, Monaco, Cara e Carafa. Al naso e al palato emergono intense note di caramello, miele di castagno e frutta secca, con sfumature tostate. Il corpo è pieno e avvolgente, con una dolcezza maltata che maschera abilmente l’importante gradazione alcolica, in pieno rispetto di questo stile originario di Monaco.

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