Quando si parla di Messico, la mente corre subito a immagini di colori vivaci, musica e feste popolari. Ma c’è un cuore più profondo che batte al centro di questa cultura: quello dell’agave, pianta millenaria che accompagna riti, tradizioni e convivialità. Non è solo materia prima: è simbolo di identità, resilienza e creatività.
Ed è proprio da qui che nasce Agave Hackers, il progetto di 1492 Coloniale Group pensato per portare in Italia non solo distillati, ma un intero mondo fatto di territori, persone e storie. L’obiettivo? “Decodificare” la complessità degli spirits d’agave e renderla accessibile, viva, contemporanea.
Spirits d’agave: un trend in crescita in Italia
Negli ultimi anni, tequila, mezcal, sotol e bacanora stanno conquistando il palato degli italiani, passando dall’essere curiosità esotiche a veri protagonisti di cocktail bar e enoteche.
La mixology ha abbracciato l’agave con entusiasmo, grazie alla versatilità di questi distillati: possono essere degustati lisci, valorizzati in cocktail classici rivisitati, o protagonisti di creazioni innovative.
I consumatori italiani mostrano sempre più interesse per prodotti artigianali, tracciabili e legati al territorio, che raccontano storie autentiche e culture lontane. In questo contesto, il progetto Agave Hackers si inserisce come una guida e un ponte tra il Messico e l’Italia, portando bottiglie che non solo sorprendono per gusto, ma anche per il racconto che contengono.
L’universo degli spirits d’agave
Non esiste un solo distillato d’agave. Ogni territorio, ogni pianta e ogni metodo di lavorazione raccontano un carattere diverso:
- Tequila, il più famoso, prodotto dall’agave azul.
- Mezcal, artigianale, tradizionale, identitario.
- Sotol, distillato non dall’agave, ma dal dasylirion, tipico del nord del Messico.
- Bacanora, lo spirito ribelle di Sonora, da agave pacifica.
Agave Hackers raccoglie tutte queste anime, proponendo un portfolio che unisce distillatori visionari ed etichette sorprendenti, capaci di ribaltare ogni preconcetto.
Tequila: oltre i confini del già noto
Il viaggio parte dal tequila, ma non quello che immagini:
- Defrente Tequila Blanco – fresca, vibrante, diretta: perfetta per scoprire la purezza della pianta senza compromessi.
Queste referenze raccontano un Messico diverso: moderno, ma radicato in pratiche agricole e artigianali di valore.
Mezcal: il lato ancestrale dell’agave
Il mezcal è un mondo a sé: ogni agave, ogni maestro mezcalero, ogni villaggio dona un carattere unico.
- Malacara – elegante e autentica, esprime il lato più raffinato dell’agave azul.
- Contraluz Cristalino – cristallino, elegante, filtrato a carbone attivo, pensato per chi ama la finezza senza rinunciare alla personalità.
- Contraluz 11:11 Mezcal Reposado – realizzato al 100% con Agave Espadín, è la prima edizione limitata di Contraluz; affinato 11 mesi e 11 giorni in botti di rovere americana bianca (ex bourbon) e successivamente in botti di ciliegio giapponese di oltre 200 anni, il famoso Sakura, uno dei simboli nazionali più iconici del Giappone.
Tre referenze che dimostrano come il mezcal non sia un distillato “di nicchia”, ma un territorio infinito da esplorare.
Sotol: lo spirito del deserto
Non solo agave: nel nord del Messico cresce il dasylirion, pianta resiliente che dà vita al sotol, lo spirito del deserto.
- Nocheluna Sotol – selvatico e sofisticato, racconta Chihuahua con note erbacee e minerali. Un distillato capace di aprire scenari nuovi per la mixology e la degustazione pura.
Bacanora: la ribellione di Sonora
Dal deserto di Sonora arriva invece il bacanora, per secoli clandestino e oggi finalmente valorizzato.
- Santo Cuviso Bacanora Blanco – diretto, affumicato al punto giusto, con un carattere ribelle che conquista. È l’anima indomita dell’agave pacifica.
Tinto de Mezcal
Rientra nel portfolio Agave Hackers anche lo speciale Tinto de Mezcal che gioca una partita a sé:
Tinto de Mezcal artistico, sperimentale, non è un vero mezcal e neppure un vino, ma un fluido dall’anima latina che dà a Messico e al Bel Paese più di un motivo per volersi bene. Si tratta di un blend di Merlot Doc del Basso Piave e Granaccia lasciato affinare fino a sei mesi dentro botti precedentemente impregnate di mezacal Malacara.
Un progetto in movimento
Il portfolio di Agave Hackers è vivo, in continua evoluzione. Ogni referenza non è solo una bottiglia, ma il frutto di territori, comunità e storie che meritano di essere raccontate. In arrivo, prossimamente, Contraluz Tequila e Perra Suerte Raicilla (Maximiliana e Chico Aguiar), che non vediamo l’ora di raccontarvi.
Con questo progetto, 1492 Coloniale Group porta in Italia un pezzo di Messico autentico, fatto di cultura liquida, spiriti ribelli e un invito: scoprire l’agave come non l’avete mai vista.
Agave Hackers verrà raccontato in Italia, a partire dal 3 ottobre – prima tappa al MOG Mercato Orientale Genova – con un tour dedicato di 10 Masterclass tenute da Roberto Artusio, co-fondatore de La Punta Expendio de Agave di Roma e fra i massimi esperti italiani dei distillati di agave.