Stefano Albenga racconta la Maison Esterlin

Stefano Albenga racconta la Maison Esterlin

Quando si parla di Champagne, la prima cosa che viene in mente a tutti, sia esperti del settore, sia semplici appassionati o consumatori, è il concetto di festa! Oltre ad un territorio fantastico, i francesi sono riusciti a creare un prodotto assoluto, riconoscibile e di livello indiscusso, ma che soprattutto evoca sempre e solo emozioni positive.

La Maison Esterlin ha una storia emozionante, che parte nell’immediato dopoguerra, più precisamente nel febbraio 1948: tre produttori di vino si riuniscono attorno a un progetto comune di produzione di Champagne. Crearono una federazione di 29 membri su un’area di 23 ettari. Da quel momento in poi la casa non smetterà di investire e svilupparsi!

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La Maison Esterlin è ora supportata da 200 associati che si sforzano di produrre il meglio su un vigneto di 105 ettari. Il risultato di questa mobilitazione congiunta si chiama Champagne Esterlin.

Nel processo di crescita, tra le decine di riconoscimenti della carta stampata, esiste un certificato importante e ambito in tutta la denominazione: si chiama HVE. Di cosa si tratta? La Champagne è impegnata da diversi anni in un approccio più rispettoso dell’ambiente. I vigneti che implementano queste pratiche (su base volontaria) possono ora essere certificati “High Environmental Value” (HVE). È una certificazione che ha lo scopo di creare degli obiettivi per un’agricoltura (e per l’ambiente in generale) più sostenibile.

L’etichetta “Viticoltura sostenibile in Champagne” comprende 125 misure che riguardano tutte le pratiche viticole e l’organizzazione dello sfruttamento (gestione del vigneto, nutrizione del suolo e della vite, manutenzione del suolo, protezione del vigneto, gestione rifiuti).

La Maison Esterlin, oltre ad avere una storia bellissima e un profilo di livello importante, ha la particolarità di produrre nei terreni più vocati della Côte des Blancs, proponendo una serie di etichette in costante livello di crescita. Il vitigno sempre presente in ogni cuvée è ovviamente lo Chardonnay, dal momento che sono dei veri maestri nel produrlo.

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Un altro atteggiamento premiante è quello della scelta di non svolgere la fermentazione malolattica su nessuna etichetta della Maison. Eccone i motivi:

  • preservare la freschezza della beva
  • mantenere una maggiore aderenza ai gusti del territorio, preservandone la personalità.

Questa scelta porta ad una permanenza sui lieviti più prolungata, per permettere alla naturale acidità dello Chardonnay di amalgamarsi su sensazioni più eleganti e fini senza nessun intervento esterno se non il “fattore tempo”. Tutti gli champagne di Maison Esterlin escono dopo almeno 36 mesi sui lieviti e 6 di bottiglia!

Assaggiamo le etichette:

Champagne Esterlin Brut Éclat (bottle)Brut Éclat: blend dei tre vitigni classici della Champagne (Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay), regala profumi freschi e complessi e viene proposto con l’obiettivo di eccitare le papille gustative durante il pranzo. I circa 8 grammi per litro di zuccheri conferiscono profondità a questa cuvée. Un gesto che ha lo scopo di abbracciare le aspettative di palati diversi, sia neofiti che appassionati.

Champagne Esterlin Rosé Éclat (bottle)Rosé Éclat: stessa percentuale di vitigni del precedente, prodotto con il metodo saignée, quindi la metodologia più indicata per le bollicine rosate di qualità. Caratteristica dominante come sempre è la freschezza, il “timbro” della Maison Esterlin. Il colore è rosa antico, ricorda molto le case della Riviera mediterranea. Gli aromi che dominano sono fruttati, fragole e amarene in primis. La presenza lieve dei tannini derivanti dalle uve a bacca rossa conferisce una ulteriore piacevolezza ed austerità a questa etichetta.

Champagne Esterlin Blanc de Blancs Éclat (bottle)Éclat Blanc de Blancs: limpido e con riflessi verdolini, il vero “biglietto da visita” di Maison Esterlin, profumo fine e delicato, note di limone amalgamate a sensazioni che ricordano la nocciola. Tenero, fresco e con una bella mineralità. Tipica alleanza della finezza dello Chardonnay, bianco freschissimo e con una bella trama setola.

Champagne Esterlin Brut NatureBrut Nature: secco, ampio come gli appassionati ricercano. Si esce con una cuvée millesimata. Annata 2009 uscita dopo 8 anni (!) e blend dei tre vitigni. Zero zuccheri effettivi. Sentori di mandorla, espressivo, teso, potente il tutto bilanciato dalla solita freschezza che ne crea la vera spina dorsale! La pazienza necessaria per aspettare l’uscita di questo prodotto è grandemente ripagata dalla degustazione, un’etichetta di grande carattere (personalità è l’aggettivo ripetuto più volte durante ogni sessione di assaggi) e profondità.

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